Impiegata comunale fa obiezione di coscienza e scrive ai suoi dirigenti per essere esonerata dalla consegna dei tesserini venatori. La donna, cinquantenne, nella lettera inviata al segretario generale del Comune e al responsabile dell'ufficio dove presta servizio, si è appellata alla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, alla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali e al Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici.
«Si tratta di carte fondamentali - ha scritto - che al pari della nostra Costituzione garantiscono il rispetto delle opinioni e delle scelte dei cittadini. La mia attività lavorativa - ha proseguito la donna - in qualità di dipendente del Comune di Cortona prevede, tra le altre incombenze, anche la consegna dei tesserini venatori che consentono ai cacciatori di poter uccidere un numero imprecisato di animali. Capita a volte che questo si trasformi in tragedia provocando anche la morte degli stessi cacciatori o altre persone che si trovano nelle vicinanze». Alla signora è arrivato il sostegno delle associazioni Lav, Enpa e Oipa.
da Corriere Fiorentino 9 settembre 2011
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