E' stata inaugurata oggi la terza corsia dell'Autostrada del Sole tra Scandicci e Firenze sud, 13,5 chilometri di nuova carreggiata che completano l'ampliamento di 22 chilometri della A1 tra gli estremi nord-sud della città.
Particolarmente soddisfatto l'assessore regionale alle infrastrutture Luca Ceccobao. «L'apertura al traffico dell'intera terza corsia tra Firenze Nord e Firenze Sud è il raggiungimento di un risultato importante. Sono 22 chilometri di autostrada a tre corsie che fanno tirare un bel respiro di sollievo a tutti gli automobilisti che si trovano ogni giorno ad affrontare il nodo di Firenze. La terza corsia significa meno code, meno stress, meno inquinamento. Ci auguriamo a questo punto che Autostrade per l'Italia rispetti l'impegno di aprire tutte e tre le corsie anche in direzione nord entro la fine di agosto (per ora l'autostrada è stata aperta solo in direzione sud ndr)».
Per la viabilità qualche miglioramento nel tratto fiorentino fino ad oggi congestionato, sarà sicuramente percepito dagli utenti che utilizzano l'A1 nelle grandi percorrenze e anche dai fiorentini che usano il tratto di autostrada come circonvallazione per bypassare il traffico cittadino. Per quanto riguarda la riduzione di inquinamento evocata dall'assessore immaginiamo che l'areale di riferimento sia la città di Firenze. In questo caso ci si basa più su ipotesi e sensazioni che su riscontri concreti.
E' stato detto più volte che il traffico autostradale ha influenza negativa sulla qualità dell'aria fiorentina (probabilmente è così), ma dati specifici non risultano. Per evidenziare una riduzione di un fenomeno è necessario avere dati sulla situazione precedente al cambiamento ma nel tratto autostradale non ci sono (a quanto è dato sapere) centraline di monitoraggio che misurino i parametri della qualità dell'aria. Vedremo in seguito quindi se ci saranno dei miglioramenti di questa matrice a Firenze e se potranno essere correlati in qualche modo al cambiamento avvenuto nella viabilità autostradale.
Ma è un'altra parte della dichiarazione dell'assessore Ceccobao che merita una riflessione: «Adesso però non dobbiamo fermarci qui. Vogliamo far partire i cantieri su gran parte delle autostrade toscane, in modo da arrivare ad avere l'intero tratto tra Barberino e il Valdarno a tre corsie, nonché l'autostrada Firenze-Mare, a partire dai tratti Firenze-Pistoia e Pistoia-Montecatini. Si tratta di opere di ammodernamento che la Toscana non può attendere ancora, e che sono in grado di generare occupazione e reddito in un momento di difficoltà».
Utilizzare cemento per incrementare il Pil è cosa "vecchia" che l'Italia ha fatto spesso nei decenni passati. In questo caso è necessario capire se le nuove strutture di viabilità evocate sono necessarie e indispensabili o se invece è una diversa mobilità di merci e persone che andrebbe pensata, più in sintonia con l'attenzione al territorio. Quando negli anni '60 dello scorso secolo fu inaugurata l'Autostrada del Sole (A1) due corsie erano sovrabbondanti visti i flussi di traffico. Tra qualche tempo, visto il trend di crescita dell'auto privata, non saranno sufficienti nemmeno 4 corsie. Nel terzo millennio, visti gli errori del passato (che paghiamo oggi), che hanno portato ad avere un territorio sempre più antropizzato, la strategia centrale per far muovere cose e persone non può essere quella di favorire l'utilizzo del trasporto su gomma privato, attraverso la costruzione di grandi opere. La Regione su questo deve ancora fornire segnali inequivocabili di aver intrapreso la strada della sostenibilità.
*da greenreport.it 3 agosto 2011
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