di Sergio Signanini *
E' giusto il sostegno alla mobilità elettrica, che non produce inquinamento atmosferico e acustico, ma con altrettanta convinzione e disponibilità di fondi si dovrebbe sostenere la mobilità in bicicletta, che è la forma di mobilità più ecologica ed efficiente.
Le forme più vere di mobilità sostenibile sono quelle basate sulla propulsione umana, che non consumano energie, se non quelle muscolari e quindi non producono inquinamento, né nelle città, né dove si ottiene l'energia, che in Italia deriva ancora per gran parte da combustibili fossili.
I mezzi elettrici sono sicuramente meno inquinanti e consumatori di energie di quelli a motore a combustione, però occupano spazio, consumano comunque energia e poi costano molto e il loro uso non giova alla salute in quanto non richiedono movimento fisico.
Si comprende l'intenzione lodevole della Regione di favorire l'uso dei mezzi elettrici, ma una seria analisi costi -benefici, soprattutto ambientali, sociali ed economici, imporrebbe che si dedicassero molte più risorse a sostegno della mobilità in bicicletta.
Ancor più della mobilità elettrica, il sostegno alla mobilità ciclistica incide su molti fronti.
Oltre alla riduzione dei livelli di inquinamento nelle città; allo stimolo alla green economy; e l'avvio di progettualità nuove (come ad esempio quelle delle ciclostazioni), l'uso della bicicletta ha ulteriori ambiti di intervento positivo: migliora, infatti, le condizioni di salute di che si muove in bicicletta, è un mezzo a basso costo di acquisto e di gestione che può essere alla portata di tutti i cittadini, sia nella sosta che nella circolazione occupa pochissimo spazio, e lo spazio nelle nostre città e un bene limitato, non richiede grandi investimenti in strutture di appoggio; è un mezzo in continua evoluzione tecnologica, che quindi può generare innovazione.
Con 2,8 milioni di euro regionali, rivolti all'acquisto di mezzi elettrici, si potrebbero comprare circa 28 mila biciclette, che i comuni potrebbero mettere a disposizione dei ragazzi da 10 a 18 anni, offrendo così un segno concreto di impegno alla mobilità sostenibile e di educazione ambientale.
* esperto di mobilità sostenibile ( da greenreport.it 2 gennaio 2012 )
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