La Rete regionale agende 21 riparte da Firenze
FIRENZE. Come i lettori di greenreport sapranno, alla Conferenza Onu su Ambiente e Sviluppo tenutasi a Rio de Janeiro nel 1992, 178 governi di tutto il mondo hanno adottato l'Agenda 21, un documento di intenti per la promozione di uno sviluppo sostenibile che tenendo conto degli aspetti sociali, ambientali ed economici doveva (passateci la semplificazione) "garantire" le risorse alle generazioni future. Il capitolo 28 della Agenda 21 invitava le autorità locali a giocare un ruolo chiave nell'educare, mobilitare e rispondere al pubblico per la promozione di uno sviluppo sostenibile.
Non scendiamo nel dettaglio ma pensiamo di non sbagliare se diciamo che quei concetti seppur diffusamente enunciati anche in seguito, hanno trovato poi scarsa applicazione. Tuttavia anche in Italia qualcosa si è mosso e a macchia di leopardo ci sono state interessanti esperienze di Agenda 21.
In Toscana la Rete delle Agenda21 locali è nata ufficialmente circa otto anni fa, con la stipula di un protocollo d'intesa a cui hanno aderito comuni, Comunità montane, Circondari, Enti Parco, province e Regione Toscana, per un totale di oltre 100 enti affiliati. Il percorso, dopo un buon avvio, ha vissuto una fase di stallo, ma oggi i lavori della Rete sono ripartiti ufficialmente con una riunione che si è tenuta a Palazzo Medici Riccardi, a Firenze. Si è trattato di un incontro di amministratori e funzionari degli enti locali, che aveva l'obiettivo di riavviare il dialogo sulle tematiche della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico nell'ottica di impostare il lavoro dei prossimi mesi.
La novità è rappresentata dal fatto che l'incarico di coordinamento e segreteria è stato assunto ufficialmente da oggi dalla provincia di Firenze, dopo la gestione comunale degli anni passati. «Il tema dello sviluppo sostenibile può e deve diventare centrale per uscire dalla crisi che stiamo vivendo - ha dichiarato l'assessore all'ambiente della provincia di Firenze Renzo Crescioli - A questo proposito è di fondamentale importanza il lavoro che stiamo portando avanti sul Patto dei Sindaci per la riduzione della CO2 e per il risparmio energetico. Le attività di Agenda21 non sono operazioni superflue: stanno alla base del dialogo tra enti, associazioni e cittadini nel perseguire obiettivi concreti di sostenibilità ambientale».
I temi della sostenibilità sono più che mai attuali, la partecipazione dei cittadini in qualche modo introdotta in maniera organica dalle agende 21, almeno in Toscana si è consolidata anche attraverso normative specifiche. Ora è necessario aprire una nuova fase e rendere cogente lo strumento Agenda 21 e applicare i Piani di azione quando si riescono a portare in fondo, collegandoli alla pianificazione "tradizionale". Non sempre è stato così in passato e questo ha allontanato la cosiddetta "società civile" da questo strumento che aveva introdotto anche metodiche innovative.
All'incontro tenuto in provincia era presente anche il Responsabile alla sostenibilità dello sviluppo locale della Regione Toscana, Pietro Novelli, e l'assessore all'ambiente della provincia di Lucca, Maura Cavallaro, che fa parte anche del direttivo nazionale Agenda21.
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