martedì 14 febbraio 2012

Inceneritori, oggi la discussione in Consiglio Provinciale a Firenze

di Massimo Vanni ( da La repubblica)

 Idv e Sel annunciano la «non partecipazione» al voto sul Piano dei rifiuti nel consiglio provinciale di oggi. Se Sel e ldv non votano Barducci pronto a estrometterli.
E il presidente Andrea Barducci prepara il ribaltone: a meno che i due alleati del Pd non cambino idea nelle prossime ore, martedì Barducci li metterà fuori della porta. «Il tempo dei giochetti è finito, se non sono in grado di assumersi responsabilità nella mia giunta non c’è spazio per loro», ha già spiegato ai dirigenti Pd il presidente della Provincia. Ma non finisce qui. Perché dopo lo “strappo” a sinistra Barducci progetta di aprire all’Udc.

Di sorpassare a destra il sindaco Matteo Renzi e avviare il primo grande “laboratorio politico” Pd-Udc  in terra fiorentina (c’è già Greve) chiamando Federico Tondi  in giunta. Tutto si giocherà lunedì pomeriggio a Palazzo Medici Riccardi, quando sui banchi del Consiglio provinciale arriverà il Piano interprovinciale dei rifiuti con il suo carico di impianti: oltre all’inceneritore di Case Passerini, che costruirà la “Q.thermo” (60% Quadrifoglio, 40% Gruppo Hera), quelli di Selvapiana e di Testi, il raddoppio di quello di Montale e la discarica delle Borra. Proprio ciò che va stretto a Sel e Idv: «A quel voto non parteciperemo», confermano Alessandro Cresci segretario Idv e Riccardo Lazzerini consigliere Sel.  Non possiamo investire tutto sull’incenerimento, i Comuni stanno raggiungendo traguardi importanti sulla raccolta differenziata», dice il segretario dell’Idv Cresci. E visto che lunedì si vota solo l’adozione, in attesa dell’okay definitivo che arriverà se va bene a giugno, «non parteciperemo ma presenteremo subito dopo le nostre proposte di modifica al Piano». Che si voterà anche nei consigli provinciali di Prato e Pistoia.

E’ una non partecipazione che ha però una chiara connotazione negativa: «E’ la linea comune presa con Idv e federazione della sinistra», spiega Lazzerini, unico eletto di Sel in tre province. «Dove siamo in maggioranza non partecipiamo, dove siamo all’opposizione (come l’Idv a Pistoia, ndr), votiamo contro», spiega lo stesso esponente di Sel. Non partecipare significa dunque mettersi di traverso.
Sinistra e Idv vogliono forse uscire dalla maggioranza provinciale? «Niente affatto, la nostra strategia politica rimane quella dell’alleanza di Vasto, quella di Pd-Idv-Sel uniti», dicono Cresci e Lazzerini. Ma tanto basta però a Barducci, che nel suo programma elettorale aveva Case Passerini e tutto il resto.
Se questa è la linea, nella traballante Provincia, martedì  Sel e ldv saranno fuori dal governo. E a quel punto proprio Barducci, un presi dente che si è fin qui caratterizzato per le sue posizioni “di sinistra”, spalancherà le porte ai moderati dell’Udc. Probabilmente al consigliere Tondi, che già in questi mesi si è impegnato nella commissione per la Città metropolitana. Cioè nell’elaborazione della riforma post-Province.

Greve in Chianti a parte, quello della Provincia sarebbe il primo esperimento di peso: una sorta di “virus” iniettato nella statica geografia politica fiorentina, in vista del dopo-Monti. «Altro che alleanza di Vasto, qui ormai sta cambiando tutto», avrebbe detto lo stesso Barducci al suo gruppo Pd.

lunedì 6 febbraio 2012

Tegole fotovoltaiche: il tetto che produce energia


di Viola Carmilla *

Dopo i pannelli fotovoltaici da installare sul tetto o in giardino, arrivano le tegole fotovoltaiche: perfettamente integrate nella struttura dell’edificio, efficienti e soprattutto belle da vedere. Il problema estetico è infatti uno dei fattori che hanno finora ostacolato la diffusione dell’energia solare in Italia, un paese ricco di borghi antichi e centri storici dove l’installazione dei pannelli solari è non solo antiestetica, ma spesso vietata dalla legge.

La tegola solare permette di ovviare a questo inconveniente. Già presente sul mercato da più di un anno, il prodotto si è infatti perfezionato e diversificato in modo da integrarsi sempre meglio nel paesaggio. Sono oggi disponibili sia tegole che coppi fotovoltaici.
Le tegole sono di fatto piccoli pannelli solari da applicare sulla parte piatta di ogni tegola o tra una tegola l’altra. La differenza rispetto a un tetto tradizionale è percepibile, ma siamo ben lontani dall’impatto estetico di una copertura costituita interamente da pannelli fotovoltaici. Inoltre, l’installazione richiede un rifacimento solo parziale del tetto e la resa può essere molto elevata.

I coppi solari rappresentano la vera novità. Sono fatti esattamente come i coppi tradizionali, solo che sulla loro superficie è ricavato l’alloggiamento per un pannellino fotovoltaico. I difetti rispetto alla tegola: costano di più, richiedono il totale rifacimento del tetto.
I vantaggi: sono più belli e più simili ai tetti tradizionali, non hanno bisogno di installatori specializzati e danno diritto alla certificazione di “integrazione totale” del pannello nel tetto. Questo significa che, nelle zone sottoposte a rigide normative in ambito paesaggistico, i coppi permettono di ottenere le necessarie autorizzazioni all’installazione con più facilità rispetto alle tegole.

L’offerta di tegole e coppi solari cresce a vista d’occhio e i produttori sono già un buon numero. Una chicca tutta green? Le tegole prodotte a Rovigo da Fornace Fonti: in argille naturali della pianura padana, senza aggiunta di fanghi o additivi industriali, provviste di pannellini solari sostituibili qualora la ricerca in ambito fotovoltaico dovesse portare a tecnologie sensibilmente più efficienti.


da tuttogreen.it   8 settembre 2011