lunedì 28 marzo 2011

Toscana: le ex miniere si convertiranno in fotovoltaico

La Regione Toscana rende noto che i terreni che furono un tempo sede di attività minerarie ed oggi bonificati potranno ospitare impianti fotovoltaici. Questo quanto previsto dalla recente modifica all'Accordo ''Colline metallifere'' siglato nel 2009 da Regione, Province di Grosseto e Siena, Comuni di Gavorrano, Massa Marittima, Montieri, Scarlino, Manciano e Chiusdino, Arpat, Società Syndial e Eni. 

La modifica consentirà agli enti coinvolti di installare impianti per fotovoltaico e/o solare termico (previa conferenza dei servizi e nel rispetto delle opportune precauzioni), proprio nei siti dove un tempo venivano svolte tutte le attività legate alle miniere, senza perciò prevedere lo sfruttamento di altre aree che sono destinate ad esempio a scopi agricoli. Si iniziano dunque a concretizzare quelle che sono ''Linee guida in materia di bonifica dei siti inquinati'' redatte lo scorso anno dalla Regione Toscana orientate alla green economy.

sabato 26 marzo 2011

L’innovazione nel fotovoltaico passa dalla Toscana









L'innovazione nel settore fotovoltaico passa dalla Toscana. Precisamente da Bibbiena  (AR) dove Baraclit, azienda che si occupa di edilizia industriale e commerciale per prefabbricati in cemento, svilupperà SolarLAB2 (prodotto da Canadian solar) tra i più grandi e innovativi impianti fotovoltaici integrati a tetto in Italia.

Il SolorLAB2, laboratorio solare a cielo aperto concepito per lo studio dell'integrazione delle tecnologie fotovoltaiche nelle coperture prefabbricate, è articolato in 4 sezioni, raggiunge una potenza di picco pari a 2,5 MWp e realizzerà un output di produzione energetica annuale di 2.900.000 kWh, grazie a un monte di 1.180 ore solari equivalenti, hanno dichiarato i produttori. Il sistema, su una superficie lorda di 31.700 mq, copre un'area captante pari a 17.000 mq dove sono stati installati oltre 11.000 pannelli fotovoltaici di Canadian Solar.
Circa il 58% dei moduli utilizzano celle policristalline mentre il 42% si basa su celle monocristalline.  «Siamo orgogliosi di aver collaborato con Baraclit ed Energy Resources allo sviluppo di SolarLAB2, un sistema fotovoltaico innovativo e integrato per edifici commerciali e industriali in Italia- ha dichiarato Marco Di Pietro, di Canadian Solar- Questa nuova soluzione dimostra chiaramente che le tecnologie fotovoltaiche possono essere applicate su costruzioni di tipo industriale».
Per questo impianto, Baraclit b.Power ed Energy Resources,  hanno previsto l'installazione dei moduli fotovoltaici su coperture a shed e piane ben orientate (12° sud-ovest) con inclinazioni rispetto al piano orizzontale da 10° a 35° (a seconda del tipo di sistema costruttivo) al fine di garantire una costante ed elevata esposizione ai raggi solari in tutte le stagioni dell'anno.

da Greenreport.it

Amazzonia, scoperta una specie ogni tre giorni


 In Amazzonia negli ultimi 10 anni è stata scoperta una nuova specie ogni tre giorni. Questoo il panorama del rapporto del Wwf Amazzonia viva. Il rapporto mette in luce la straordinaria ricchezza di specie di quest'area e ne indica le minacce. Un'enorme biodiversità che conta su ben 1200 specie nuove scoperte e descritte in appena 10 anni (tra il 1999 e il 2009): praticamente una nuova specie ogni tre giorni (prendendo in considerazione solo le piante superiri e i vertebrati - mammiferi, uccelli, rettili, anfibi e pesci ) con il record di scoperte diviso tra Brasile, Perù e Ecuador.
Nel rapporto è possibile trovare l'elenco delle 637 piante, dei 257 pesci, dei 216 anfibi, dei 55 rettili e dei 39 mammiferi (tra cui 6 nuove scimmie tra cui la Mico acariensis scoperta nel 2000). Poi, ancora la nuova specie di anaconda, il delfino rosa boliviano del Rio delle Amazzoni - specie in via di estinzione - la nuova specie di pesce gatto cieco dal colore rosso brillante che vive nelle acque sotterranee, e poi diversi pappagalli e altre specie di uccelli.

A dominare su tutti sono però gli invertebrati (soprattutto i ragni) che da soli rappresentano il 90% degli animali con 50.000 specie diverse in appena 2,5 km quadrati di foresta tropicale. Eppure negli ultimi 50 anni l'uomo ha causato la distruzione di almeno il 17% della foresta pluviale amazzonica, un'area pari a due volte la Spagna. L'Amazzonia, nel solo brasile, fornisce risorse a oltre 30 milioni di persone.
A livello globale la regione svolge un'importante funzione nella regolazione del clima, sequestrando tra i 90 e i 140 miliardi di tonnellate di carbonio.

Da Salva le foreste  1 marzo 2011

martedì 22 marzo 2011

Il declino del nucleare


di Antonio Cianciullo *
La Germania ha deciso di rinunciare, per ora temporaneamente, a buona parte della sua produzione elettrica nucleare: secondo le anticipazioni pubblicate oggi sui quotidiani, tra due mesi solo 4 dei 17 reattori tedeschi saranno in funzione, mentre gli altri saranno fermi per controlli di vario tipo. Se a questa decisione sommiamo la moratoria sulla costruzione di nuove centrali e il check up attento degli impianti più vecchi scattati nei principali paesi, otteniamo un quadro molto netto della situazione.
Fino a ieri le difficoltà del settore nucleare erano in buona parte compensate dall’allungamento della vita degli impianti più vecchi. Oggi la prospettiva cambia radicalmente facendo pensare a un declino del nucleare che potrebbe diventare rapido. 

Ecco qual era, già prima di Fukushima, la valutazione di un “nuclearista non pentito” come si descrive Alberto Clò, che in “Si fa presto a dire nucleare”, uscito pochi mesi fa, scrive: “Il numero delle centrali in costruzione tocca il suo picco del 1979 con 233 unità, contro le 30-40 annue registrate nei passati due decenni. La curva delle entrate in esercizio delle nuove centrali – ritardata rispetto alla prima curva – conosce un picco alla metà degli anni Ottanta, con 33 unità, per poi scendere a livelli attuali di poche unità. Tra il 1970 e il 1990 sono entrate mediamente in esercizio circa 17 centrali ogni anno. Dal 1990 a oggi meno di due centrali all’anno. Prima negli Stati Uniti poi in Europa, nonostante una sensibile ripresa della domanda elettrica, si bloccano gli ordinativi di nuove centrali, mentre cala il numero di quelle esercizio, scese in vent’anni nell’unione europea di 34 unità: da 177 a 143”. E ancora: “Nel 2008, per la prima volta dall’inizio dell’uso commerciale del nucleare, nessuna centrale è entrata in esercizio, mentre nel 2009 si è ridotto sia il numero sia la potenza del parco centrali”.
* dal blog: ECO-LOGICA (La Repubblica)

lunedì 21 marzo 2011

Due appuntamenti: 26 marzo - 12 giugno


Il Gruppo delle Cinque Terre ti ricorda due appuntamenti:
sabato 26 Marzo
Mobilitazione in tutta Italia e manifestazione nazionale a Roma
dalle  ore 14 in Piazza della Repubblica
" Vota SI' ai referendum
per l’acqua bene comune
  per fermare il nucleare
per la difesa dei beni comuni, dei diritti, della democrazia”
 
domenica 12 giugno
vota SI’ ai 4 referendum:
 Per l’Acqua Pubblica ( due schede)  
Contro il Nucleare
Contro il legittimo impedimento

mercoledì 16 marzo 2011

Spegni il nucleare


dal blog di Beppe Grillo

Questa gente non si ferma neppure di fronte alla più grande catastrofe nucleare della Storia. Prepariamoci con l'elmetto per il referendum del 12 e 13 giugno. Non passeranno. Spegni il nucleare.

(ANSA) 16 MAR (16:13)- Le Commissioni Attività produttive e Ambiente della Camera hanno dato parere favorevole, con condizioni, allo schema di decreto legislativo correttivo del decreto per la localizzazione dei siti e la costruzione di centrali nucleari. La proposta di parere é stata votata dalla maggioranza più Fli e Udc, mentre il PD è uscito dall'aula e non ha votato e l'IdV ha votato no. Il provvedimento deve ora passare all'esame del Senato ma mercoledi' prossimo tornera' al Cdm per l'approvazione finale."

Leggete i nomi dei componenti delle Commissioni Attività produttive e Ambiente. Entrambe hanno come presidenti un deputato della Lega, Alessandri Angelo e Dal Lago Manuela.



lunedì 14 marzo 2011

Toscana: peggiora la qualità delle acque derivate per la potabilizzazione

In Toscana sta peggiorando la qualità delle acque derivate per la potabilizzazione. Arpat nel "Rapporto sullo stato dell'ambiente in Toscana 2009" la tendenza l'aveva già delineata: «i dati aggiornati al 2008, relativi al biennio 2005-2007, confermano la perdita di punti di approvvigionamento "tal quali" cioè quelli classificati A1, ed un progressivo aumento fino all'88% dei punti classificati A3, per i quali è necessario un processo di potabilizzazione importante per rendere tali acque idonee all'immissione in rete».
Anche se il riferimento è di qualche anno fa, pare che le cose non siano migliorate tanto che la Regione Toscana con la delibera n. 64 del 14/02/11 della Giunta, ha autorizzato, ai sensi degli artt. 80 e 81 del D.Lvo.152/2006, in via transitoria, l'utilizzo per scopi idropotabili di acque di alcuni corsi superficiali che presentano caratteristiche qualitativamente inferiori agli standard minimi previsti per la categoria A3, cioè la più bassa.
Precisiamo che la normativa in via eccezionale, ovvero, solo quando non è possibile ricorrere ad altre fonti di approvvigionamento prevede questa possibilità di deroga e che tutte le acque classificate in base alle caratteristiche fisiche, chimiche e microbiologiche (A1, A2, A3) vanno a trattamento per renderle idonee all'uso potabile (secondo i requisiti richiesti dal D.Lgs. 31/01 relativo alle Acque destinate al consumo umano) e che quindi non sussiste nessun problema per la salute di chi la utilizza. Aggiungiamo inoltre che alcune deroghe transitorie concesse, riguardano esclusivamente il parametro temperatura. In ogni modo sono da fare alcune considerazioni: la criticità è in aumento e le acque in origine, cioè nell'ambiente, hanno qualità sempre peggiore a causa degli impatti antropici. La conseguenza è che per potabilizzarle sono richiesti trattamenti più sofisticati che hanno costi maggiori che poi ricadono in bolletta.
Nel caso specifico infine, per le deroghe concesse fino al 31 marzo 2014, al lago di Chiusi (provincia di Arezzo), al fiume Sieve a Colognole (provincia di Firenze) o all'Elsa (provincia di Siena), solo per fare degli esempi, indicate in Tabella B (allegata alla delibera suddetta) sarebbe interessante capire per quali parametri sono state concesse, visto che le acque presentano genericamente "caratteristiche qualitativamente inferiori agli standard minimi previsti per la categoria A3 per la potabilizzazione".

da     greenreport.it                 9 marzo 2011

lunedì 7 marzo 2011

Torna la Cicogna bianca a Bolgheri

Per il 4° anno consecutivo la Cicogna bianca è tornata sulla sua piattaforma nell'Oasi WWF Padule di Bolgheri (Livorno). Si tratta di un evento importante - dice il Wwf - che dimostra quanto sia forte il legame al sito riproduttivo di questa specie migratrice a lungo raggio che trova nel territorio protetto del'Oasi di Bolgheri gli habitat e le condizioni ideali per replicare una nuova stagione di nascite.

E' tornata per prima, come di consueto, la femmina che con cura meticolosa ha iniziato a rassettare con paglie e rametti il nido lasciato il 28.8.2010. La Cicogna bianca incarna il simbolo vero e proprio della migrazione primaverile e, con il suo arrivo, segna l'inizio dello straordinario fenomeno della migrazione primaverile degli uccelli che interesserà con il transito di milioni di uccelli, le Oasi WWF dislocate lungo la costa livornese.


Per ricevere informazioni sulle modalità di vista delle Oasi WWF di Bolgheri (Castagneto Carducci) e di Orti-Bottagone (Piombino) dedicando una giornata al birdwatching, si prega di visitare il sito:

www.wwf.it       oppure contattare il num. cel. 334-7584832.


mercoledì 2 marzo 2011

Toscana: I cittadini chiamati a scrivere il primo piano sanitario sociale (e ambientale) integrato

Per la prima volta, il Piano 2011-2015 che sta avviando il suo percorso sarà insieme sanitario e sociale, integrato. E per la prima volta partirà dalle indicazioni dei cittadini: la stesura del Piano sarà infatti preceduta da una fase di ascolto che prenderà l'avvio dal mese di marzo. Gli assessori al diritto alla salute Daniela Scaramuccia e al sociale Salvatore Allocca hanno presentato ieri la fase di avvio della redazione del nuovo Piano, i cui lavori si concluderanno a ottobre.

«Comporre oggi un piano quinquennale che definisca in dettaglio linee strategiche, obiettivi ed azioni dell'intervento sociale è un'impresa tanto ardua quanto necessaria - dice l'assessore Salvatore Allocca - Ardua per le rapide trasformazioni in atto sia sul piano istituzionale che socio economico e necessaria al fine di dotarsi di strumenti capaci di cogliere, in un'ottica di maggiore efficacia ed efficienza del sistema le profonde e molteplici relazioni orizzontali che collegano i diversi ambiti delle politiche pubbliche a partire da quelle "sanitarie" e "sociali". Sarà perciò un anno "denso" di lavoro e di progettazione, un anno non facile che dovrà misurarsi con le sfide a cui ci chiama la complicata situazione economica nella consapevolezza che si potrà rilanciare un nuovo sviluppo solamente se riusciremo a salvaguardare e rilanciare la coesione della nostra società come tratto storico dell'azione di governo della Regione Toscana».
La redazione del Pssir sarà dunque  preceduta da una fase di ascolto che parte con il mese di marzo. Con la fattiva collaborazione di Anci, Uncem, Società della Salute, il gruppo di lavoro incaricato della stesura del Piano incontrerà cittadini e operatori. Primo obiettivo, comprendere meglio la percezione dei cittadini riguardo ai servizi sociali e sanitari e conoscere da vicino il territorio toscano e le peculiarità dei contesti locali. Questo perché il Piano, essendo appunto integrato sanitario e sociale, non si limiterà ai settori canonici della salute, ma interverrà  appunto anche in ambiti apparentemente meno legati alla salute, ma in realtà fortemente determinanti: l'ambiente, gli stili di vita, il livello socio-culturale. Il territorio toscano verrà diviso in settori, nei quali verranno aperti tavoli di confronto.

La seconda direttrice della fase di ascolto coinvolgerà i professionisti, attraverso il "Sole 24Ore Sanità Toscana" e una pagina web del sito della Regione Toscana dal titolo "Partecipa al Piano". Tutti gli operatori che vorranno esprimere le proprie valutazioni e avanzare le proprie proposte per il nuovo Piano, all'indirizzo www.regione.toscana.it/partecipaalpiano  troveranno un modulo organizzato per aree di intervento (integrazione, rete degli ospedali, organizzazione, ecc.). Utilizzando il modulo, potranno inviare idee, proposte, suggerimenti, all'indirizzo mail pianosanitariosociale@regione.toscana.it. Le proposte saranno lette dal gruppo di lavoro dedicato. I contributi saranno pubblicati sul "Sole 24Ore Sanità Toscana" e sul sito regionale. In questo modo, anche i cittadini e gli operatori potranno realmente partecipare ad una fase che di solito rimaneva limitata ai settori regionali specifici.
Sul sito sarà pubblicato anche il calendario degli incontri di ascolto che si terranno nelle varie zone della Toscana.

da greenreport.it  (D.B.)