lunedì 2 aprile 2012

Acqua, a Firenze arriva la campagna di “Obbedienza Civile” per il rispetto degli esiti referendari


Arriva anche a Firenze la campagna di "obbedienza civile" del Forum italiano dei movimenti per l'acqua. Dopo il primato conquistato da Arezzo, prima città in Italia dove è partita l'iniziativa, e l'adesione di molte città toscane, domani 29 marzo, alle ore 14.30 agli sportelli di Publiacqua (via Villamagna 90/c) gli attivisti del Forum toscano consegneranno oltre duecento richieste di rimborso raccolte tra i cittadini dell'area dell'Ato3, che comprende Firenze, Prato Pistoia, Valdarno, Mugello.

Si chiede a Publiacqua il rimborso della remunerazione del capitale investito abolito coi referendum di giugno e illegalmente ancora presente nelle bollette dei cittadini e che va ad incidere, secondo i rappresentanti del Forum, per un 10-20% sulla tariffa. «Il 12 e il 13 giugno 2011 gli italiani hanno scelto di mettere l'acqua fuori dal mercato e togliere i profitti dall'acqua - hanno dichiarato dal Forum italiano dei movimenti per l'acqua - e ad oggi nessun gestore applica la normativa in vigore dal 21 di luglio dichiarata immediatamente applicabile dalla Corte Costituzionale».
La fase successiva della campagna di "obbedienza civile" - spiegano dal Forum - sarà l'autoriduzione delle tariffe così come stabilito dai referendum di giugno. «Finché non sarà avviato un percorso di ripubblicizzazione dell'acqua, come scelto da 27 milioni di italiani, il Forum acqua pubblica toscana continuerà la sua lotta in difesa dell'acqua e per il rispetto della democrazia». A stretto giro è arrivata la risposta di Publiacqua spa, che comunica: «Accoglieremo domani con simpatia e un caffè i rappresentanti del Forum toscano dell'acqua pubblica nell'ambito della campagna di autoriduzione delle bollette - ha dichiarato  Erasmo D'Angelis presidente di Publiacqua - daremo loro anche l'indirizzo a cui rivolgersi per affrontare le questioni tariffarie e della remunerazione del capitale investito, e cioè il ministero dell'Ambiente, il Commissario dell'Ato 3 ed eventualmente l'Autorità nazionale del Gas  e dell'Energia a cui stanno per essere probabilmente trasferite le funzioni relative alla regolazione del nostro settore».

Da Publiacqua fanno sapere che al momento agli sportelli è pervenuta solo 1 bolletta autoridotta, e se ne annunciano 200 su circa 370.000. «Evitiamo di alimentare altri equivoci - ha continuato D'Angelis - siamo noi le prime vittime di questa paradossale incertezza e vuoto legislativo che continua ormai a 10 mesi dal referendum. Non le decidiamo noi le tariffe, ma è un compito che spetta alle autorità pubbliche. Ci limitiamo a farle applicare perché solo grazie alle bollette, senza altri finanziamenti, lavoriamo per migliorare reti ed impianti e per garantire al meglio il servizio in questi mesi di gravissima emergenza siccità, che ci preoccupa e richiede ulteriori opere. 
Tra l'latro siamo anche in attesa di ricevere indicazioni dall'Ato3 su come comportarci nei confronti degli utenti che si autoriducono la bolletta, e faremo di tutto per evitare rischi di lunghi contenziosi e buchi finanziari per morosità. Segnalo che da oltre un anno, come tutte le aziende idriche, abbiamo problemi insormontabili di accesso al credito per continuare ad investire per opere pubbliche e ambientali fondamentali. Ognuno faccia le sue battaglie, ma credo che quella degli investimenti sia davvero una battaglia comune anche con i movimenti per l'acqua pubblica» ha concluso D'Angelis.

da greenreport.it,  28 marzo 2012

Nessun commento:

Posta un commento