martedì 31 agosto 2010

Urge nuova legge su parchi e Anpil.

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[ 30 agosto 2010 ] Aree protette e biodiversità | Urbanistica e territorio

C’era una volta un’area protetta in Val d’Orcia

Renzo Moschini

PISA. Un giornale inglese consiglia ai suoi connazionali da sempre frequentatori appassionati della nostra regione di lasciar perdere la celeberrima Val d'Orcia dove la cura più che alle bellezze del paesaggio e della natura sembra ora più rivolta ad altro.

La Val d'Orcia come si ricorderà specie dopo i riconoscimenti dell'Unesco ma soprattutto le roventi polemiche su villettopoli è stata al centro di un serrato dibattito anche nazionale. La Toscana non ne uscì bene perché al di là dell'episodio specifico che aveva acceso la miccia ciò che emerse fra l'altro è che si era utilizzato lo strumento dell'Anpil - ossia un'area protetta di interesse locale prevista solo dalla legge toscana - in maniera più che strumentale grottesca. Ricordo per l'ennesima volta che a fronte dei 90.000 ettari complessivi delle varie decine di Anpil presenti in Toscana 60.000 ettari - ossia più della superficie dei tre nostri parchi regionali - appartengono alla Val D'Orcia. Dopo questa sconcertante ‘scoperta' risultò ancor più evidente che bisognava e alla svelta rivedere la nostra legge regionale sui parchi e le Anpil per evitare simili bufale che ci coprono di ridicolo e immettere più efficacemente l'esperienza di queste peculiari aree protette nel contesto regionale soprattutto valorizzando il ruolo delle province.

E invece come sappiamo non è successo niente e non soltanto in Val d'Orcia di cui sembrano occuparsi e preoccuparsi per ora solo gli inglesi. Ora che la presidenza della regione riafferma con determinazione e chiarezza la sua precisa volontà di operare su questi temi ambientali in ‘discontinuità' con il passato sarebbe bene che in agenda si mettesse anche la Val d'Orcia. E per farlo bene l'unico modo è mettere mano finalmente alla nuova legge regionale che due assessorati ai parchi non sono riusciti a portare al traguardo soprattutto per l'ostilità dell'assessorato all'urbanistica. Ecco, perché cali finalmente la tela su vicende poco edificanti come quella della Val d'Orcia e sia rilanciato finalmente il nostro sistema di parchi e di aree protette specie in un momento in cui a Roma li stanno passando al tritacarne di Tremonti, bisogna approvare la nuova legge. Un altro rinvio sarebbe scandaloso e renderebbe poco credibili anche i nuovi impegni di Rossi.

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