sabato 26 novembre 2011

Brevetto sul broccolo: Frenata dell’EPO


Il 26 ottobre l’ Ufficio Europeo dei Brevetti ha annullato all’ultimo momento l’udienza per la decisione finale riguardante il brevetto sul broccolo in mano alla Monsanto, decretando in tal modo la validità di tale brevetto, e provocando un’ondata di protesta tra cittadini, agricoltori, associazioni e molte istituzioni europee …

Il broccolo era stato scelto sin dal 2008 come “caso giuridico” in base al quale si sarebbe deciso se era o non era lecito per l’EPO rilasciare brevetti su piante e animali riprodotti con metodi tradizionali (non geneticamente modificati); brevetti che  andavano contro la stessa direttiva europea CE98/44, detta “dei brevetti sul vivente una illecita estensione della privatizzazione del patrimonio genetico del pianeta, una minaccia al diritto più fondamentale dei popoli: quello alla sicurezza e alla sovranità alimentare.
Era ben poca dunque  la speranza che l’ 8 novembre - giornata in cui l’EPO avrebbe dovuto emanare la seconda sentenza in programma, quella sul brevetto sul pomodoro in mano al Ministro dell’agricoltura israeliano - le cose sarebbero andate meglio. Considerando che l’EPO ha già rilasciato negli ultimi anni un centinaio di brevetti su organismi riprodotti con metodi tradizionali non si osava sperare che vi fosse una decisione ad essi sfavorevole.
 
Invece a sorpresa  l’EPO ha tirato oggi un freno d’emergenza e si è preso un momento di riflessione prima di decidere su quello che è stato sempre indicato come il secondo “caso giuridico”: il brevetto sul pomodoro. L’EPO ha deciso di non recare al momento un ulteriore danno alla sua immagine! La sua  “Technical Board (Corte Tecnica) ha deciso di rinviare un’altra volta il quesito all’Alta Corte d’Appello!
Secondo Christoph Then , portavoce della coalizione “NO patents on seeds”: “ Non dobbiamo correre il rischio di credere che questa sia una soluzione finale per i brevetti sulle piante e animali riprodotti in modo tradizionale: conosciamo le contraddizioni abituali dell’EPO … tuttavia va detto che fino ad oggi nessun caso era mai stato rinviato due volte all’Alta Corte d’Appello. Bisogna credere che l’EPO inizi a temere un deterioramento eccessivo della sua immagine
 
( notizie tratte da Equivita )

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