lunedì 21 novembre 2011

Chi è il neo ministro dell'Ambiente


Chi è dunque Corrado Clini, nuovo ministro dell'Ambiente? A chi abbia seguito le vicende del gabinetto negli ultimi vent'anni, il nome non suonerà affatto nuovo. Clini ha avuto il ruolo di direttore generale del ministero dell'Ambiente fin dal 1990, e nel corso degli anni ha navigato nelle alterne fortune e nelle varie vicende che hanno coinvolto il dicastero.
Già nell'89, ancor prima di iniziare la sua carriera dirigenziale, Clini assumeva un ruolo di rilievo nella vicenda dei rifiuti pericolosi italiani sversati in Libano dalle aziende lombarde e quindi riportati in Italia dalla nave Jolly Rosso. In quell'occasione fu il primo a rassicurare gli italiani sull'innocuità dell'operazione, sostenendo che bruciare due copertoni avrebbe causato maggior inquinamento.
Per anni si è occupato della vicenda di Acna di Cengio, la zona nei pressi di Savona devastata dall'inquinamento causato da un'attività industriale sfrenata, che venne bonificata a partire dai primi anni Novanta e fu al centro di uno scandalo a causa dei rifiuti "magicamente spariti" dall'area, che in realtà erano stati sversati apertamente nei pressi del fiume Bormida.
Clini è stato anche indagato, fra il 1996 e il '97 per via dell'inquinamento prodotto da un inceneritore della società svizzera Thermoselect. Difeso dall'avvocato Taormina, riuscì a far trasferire il processo dalla procura di Verbania al Tribunale di Roma, dopo di che la sua posizione fu archiviata.
Proprio la posizione sull'incenerimento dei rifiuti è uno dei punti che convince meno nella figura del neo ministro dell'ambiente. Ecco cosa sosteneva sulle campagne anti-inceneritori in un'intervista rilasciata al sito dell'Agi Energia: “Queste polemiche sulla mancanza di sicurezza ambientale degli impianti di termovalorizzazione non hanno alcun fondamento. È un pregiudizio, non è una contestazione di merito”. E concludeva, sempre con riferimento agli inceneritori “In Campania ne servono, così come in Sicilia, in Puglia, nel Lazio, in Liguria: per essere chiari, dove non ci sono servono”.

Altro punto dolente riguarda il nucleare. Clini è il curatore del rapporto Verso la strategia nucleare dell'Italia, datato settembre 2010. Vi si possono leggere affermazioni come le seguenti: “tra le energie pulite il nucleare, insieme all’efficienza energetica ed alle rinnovabili, ha un ruolo decisivo, perché è disponibile, è efficace, è la tecnologia avanzata di riferimento per le economie che si stanno muovendo con maggiore velocità verso la nuova green economy”; oppure “il nucleare contribuisce in modo significativo alla sicurezza energetica dell’Europa”; o infine “in questo contesto la ripresa del nucleare in Italia […] può dare una scossa a tutta l’Europa”……

(da:  Il cambiamento.it )

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