mercoledì 30 giugno 2010

Contro le trivellazioni petrolifere tra l'Elba e Montecristo

Campo nell’Elba, centro-sinistra e centro-destra uniti contro le trivellazioni petrolifere offshore
da http://www.greenreport.it/_new/index.php?page=default&id=5586&mod=greentoscana
CAMPO NELL'ELBA (LIVORNO). Dopo l'allarme lanciato da Legambiente Arcipelago Toscano il gruppo consiliare Alleanza per Campo (centro-sinistra) ha presentato un ordine del giorno da discutere nel prossimo consiglio comunale contro le trivellazioni petrolifere tra l'Elba e Montecristo. Nel testo si legge che il Consiglio Comunale di Campo nell'Elba «Constatata la volontà della multinazionale Australiana Key Petroleum di fare sondaggi nel mare a sud dell'Isola d'Elba, in una zona da iscriversi dal largo delle coste meridionali dell'Isola d'Elba fino a Montecristo (includendo molto probabilmente il mare protetto di Pianosa), per la ricerca petrolifera e di gas naturale. Preso atto delle considerazioni espresse in materia, attraverso gli organi di stampa, dall'Assessore Regionale Anna Rita Bramerini, dal Presidente del Parco Mario Tozzi, dal responsabile Isole Minore Umberto Mazzantini ed infine dal Ministro dell'ambiente Stefania Prestigiacomo unanimi nell'affermare la piena contrarietà all'operazione di ricerca petrolifera. Ricordato l'O.d.G. presentato dal collega consigliere comunale Tiberto Yuri in merito al blocco della navigazione di navi di grosso tonnellaggio al largo delle acque di Pianosa ed al pericolo di inquinamento ambientale che, nel caso odierno, sembra riproporsi con maggiore gravità. Considerato che nessun altra istituzione se non il Governo Nazionale può intervenire in merito al progetto della multinazionale Key Petroleum. Ricordato che il turismo, fonte economica principale della nostra economia, sta attraversando un lungo periodo di crisi e che l'idea di instaurare una qualunque stazione di estrazione di gas e petrolio danneggerebbe drasticamente l'immagine delle isole (Elba, Montecristo, Pianosa) e dell'intero arcipelago. Tutto ciò premesso. Chiede al Governo della Repubblica italiana, attraverso atto ufficiale, di impedire qualsiasi attività di trivellazione di ricerca petrolifera e/o gassosa al largo delle coste dell'Isola d'Elba, di Pianosa e di Montecristo. L'ordine del giorno sarà inoltrato alle altre sette amministrazioni comunali presenti sull'Isola d'Elba, all'Unione di Comuni, Provincia di Livorno, Provincia di Grosseto, Regione Toscana ed al Parlamento della Repubblica Italiana.

Sulla questione interviene subito il consigliere del centro-destra Yuri tiberto, delegato del Comune di Campo nell'Elba per la tutela ambientale, del mare e delle coste: «Leggo con grande piacere l'Ordine del Giorno proposto dai Colleghi del gruppo di minoranza di Alleanza per Campo al Consiglio Comunale riguardante la richiesta al Governo di impedire l'ipotizzata trivellazione petrolifera del nostro mare. E' purtroppo evidente che di fronte al "dio denaro" qualunque altra logica sembra sempre passare in secondo piano: un'area protetta internazionale come il Santuario dei Cetacei, due isole sottoposte a vincoli ambientali di massimo livello come Pianosa e Montecristo, e l'intera economia di una comunità che vive di turismo come quella elbana non possono essere continuamente sottoposte all'assalto, vero o presunto che sia, di operazioni che non solo comportano un altissimo rischio di inquinamento, ma che se per qualche malaugurata "disattenzione" dovessero incorrere in un banale "incidente", porterebbero conseguenze gravissime se non addirittura permanenti. Non più tardi di ieri pomeriggio, durante il Consiglio Direttivo del Parco Nazionale, ho io stesso sollecitato una ferma presa di posizione al riguardo da parte dell'Ente, e non solo a firma del Presidente Tozzi, ma nel suo complesso, fatto di professori, tecnici e ambientalisti, ma anche di rappresentanti della gente e del territorio, che indipendentemente dalle diverse visioni politiche e filosofiche sono tutti ben consapevoli di quanto sia importante difendere le nostre terre, le nostre coste e il nostro mare: già nel prossimo Consiglio, conto pertanto sull'approvazione di una mozione in tal senso anche da parte del PNAT: se anche il nostro "peso politico" non sembra sia stato finora troppo consistente, è chiaro che più lettere protocollate giungeranno a Roma, più ci mostreremo uniti e decisi, e più possibilità ci saranno di farci ascoltare. Tornando a Campo, anche a nome del sindaco Segnini e della Giunta, non solo accolgo pertanto con grande favore la mozione presentata da Alleanza per Campo, ma preannuncio anche che alla prima occasione utile l'Amministrazione proporrà un documento che con assoluta fermezza dichiari la totale indisponibilità del Comune a qualunque ipotesi di installazione nucleare a Pianosa: indipendentemente dai diversi atteggiamenti politici dei singoli consiglieri riguardo all'opportunità o meno dell'utilizzo dell'energia atomica, appare del tutto evidente che, se anche dovessero essere realizzate delle centrali, certamente non potrebbero essere posizionate su di un'isola che non solo è integralmente protetta a livello ambientale da leggi nazionali ed europee, ma che è situata a poche miglia di distanza dalla terza isola italiana, dove vivono o soggiornano decine di migliaia di persone che in caso di pericolo o anche solo di ipotetico allarme non potrebbero in nessun caso venire opportunamente tutelate ed evacuate in tempi brevi».

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