domenica 4 luglio 2010

Parchi fotovoltaici?

da http://www.greenreport.it/_new/index.php?page=default&id=5654&mod=greentoscana

Green City Energy, Terreni (Unipi): «Fotovoltaico sui tetti, no parchi solari»

Nicola Bertelloni

PISA. Analisi critica e approfondita di Pierangelo Terreni sul presente e le possibilità del fotovoltaico ieri a Green City Energy. Il preside della Facoltà di Ingegneria dell'Università di Pisa ha analizzato davanti ad una vasta platea la situazione attuale della ricerca sul fotovoltaico e ne ha esplorato le possibilità future.

Partendo dall'assunto per cui ogni nazione ha bisogno e richiede energia, Terreni, ha introdotto il suo intervento con un'analisi della convenienza di poter attingere da più fonti così da garantire un approvvigionamento stabile di energia, riducendo il rischio di vedersene privati.

Tra le fonti da cui è possibile ricavare energia le rinnovabili nei prossimi anni giocheranno un ruolo importantissimo, grazie a due fattori che si faranno sempre più sentire: la loro inesauribilità ma sopratutto il loro lato non inquinante. In questo panorama, che dovrà riunire al suo interno varietà di fonti e grande produzione energetica da risorse rinnovabili, il solare non potrà che giocare un ruolo centrale, il sole è una risorsa di energia inesauribile ma non siamo ancora in grado di incanalare a pieno la sua potenza.

La quantità di energia che il sole fa giungere fino alla terra, ha spiegato Terreni, è mille volte superiore all'intero fabbisogno mondiale di energia, la sfida attuale,quindi, è costruire pannelli che siano in grado di convertire con bassissimi dispendi questa energia.

Attualmente i rendimenti dei pannelli varia dal 15% dei più economici fino al 40% per i più costosi che però non sono abbastanza convenienti da diffondersi in ampia scala. La ricerca quindi sta puntando verso nuove forme di assimilazione dell'energia solare che imitino la fotosintesi clorofilliana delle piante e che in questo modo si spera siano in grado di riunire convenienza ed efficienza.

Sul panorama attuale del fotovoltaico Pierangelo Terreni ha mosso alcune critiche verso la tendenza degli ultimi anni di creare grandi parchi solari. Questi parchi da un lato convengono - se in un paese come la Germania il parco solare si ripaga nel giro di tre anni in uno ben più soleggiato come il nostro si scende facilmente a due - ma dall'altro lato hanno il pesante difetto di essere incredibilmente impattanti dal punto di vista paesaggistico. L'immensa distesa di pannelli solari che costituisce il parco solare se costruita in campagna incide pesantemente sul panorama; la proposta promossa dal preside di Ingegneria allora è quella di spostare il solare sui tetti delle città dove è in grado di integrarsi perfettamente senza ridurre la propria produttività.

1 commento:

  1. personalmente ritengo che anche piccoli parchi a terra (fino a 1 MW, 2-3 ettari) siano una buon contributo transitorio. Tra 20 anni, se siamo stati in grado di metterli effettivamente sui tetti, si può smontare tutto con un ripristino paesaggistico e ambientale completo.

    Pietro Del Zanna

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