lunedì 20 dicembre 2010

Lettera aperta-appello agli amministratori pubblici, di comuni, province e regione.


[ 17 dicembre 2010 ] Acqua | Mobilità sostenibile | Rifiuti e bonifiche

Movimenti e associazioni presentano una lettera aperta-appello agli amministratori pubblici, di comuni, province e regione sui servizi pubblici

FIRENZE. Il Forum toscano dei Movimenti per l'acqua, Comitati toscani contro l'incenerimento dei rifiuti, Italia Nostra Toscana, il Forum ambientalista toscano hanno presentato una lettera aperta-appello agli amministratori pubblici, di comuni, province e regione. Il tema che preoccupa movimenti e associazioni è quello dei servizi pubblici ed in particolare il disegno di legge che la Regione Toscana ha presentato per adempiere a quanto previsto dalla Legge Finanziaria 2009 che pone l'obiettivo di ridurre la spesa pubblica eliminando le Autorità degli Ambiti Ottimali.
«La Regione ha presentato un disegno di legge che stravolge le norme sui servizi pubblici di acqua e di rifiuti, togliendo ai consiglieri comunali e provinciali ogni possibilità di scelta in merito e relegando i sindaci in una commissione puramente consultiva, non vincolante delle scelte dei Commissari regionali, i quali, nel corso del 2011, andranno a sostituire le Autorità di Ambito e anche l'Assemblea dei sindaci, approvando i piani industriali, selezionando i gestori unici e imbalsamando per decenni i due settori- spiegano movimenti e associazioni- Per questo lanciamo un appello a tutti i consiglieri eletti nelle assemblee istituzionali della Toscana per chiedere che si apra un confronto serio su tali scelte».
Secondo i movimenti l'obiettivo condivisibile del taglio della spesa pubblica che pone la finanziaria è stato preso «a pretesto per commissariare gli ambiti, anziché decentrarne le funzioni come dispone la suddetta legge, e per aumentarne le dimensioni territoriali, in violazione di norme già esistenti, sino a farli coincidere con la regione. Questa riforma non ha neppure nulla di coerente con le asserite volontà di ottimizzare l'efficacia e l'efficienza del servizio, che si fondano invece sulle conoscenze tecniche ed amministrative, che sono tutte locali e sui caratteri fisici di un territorio ottimale. "Ottimale" appunto è l'aggettivo fissato dalla legge statale, che stabilisce anche i criteri fisici, geografici ed economici, criteri che la Regione Toscana intende stravolgere e non rispettare. Per l'acqua, gli Ambiti ottimali sono i bacini idrografici».
Stesse considerazioni per movimenti e associazioni valgono per i rifiuti «dove la scelta migliore è la partecipazione e il coinvolgimento dei consiglieri eletti e delle popolazioni locali e non l'accentramento burocratico, la regionalizzazione, il commissariamento dei sindaci. Solo la partecipazione delle popolazioni, chiamate a evitare impianti dannosi alla salute e a realizzare le buone pratiche, consente la riduzione della produzione dei rifiuti, la raccolta differenziata e la riduzione dei costi».
Considerato che la Regione Toscana ha già annunciato un intervento legislativo, per il primo semestre 2011, in materia di riordino dei servizi pubblici locali, per movimenti e associazioni toscane (Forum per l'acqua, Comitati contro l'incenerimento dei rifiuti, Italia Nostra, il Forum ambientalista) «è da scongiurare l'assunzione di scelte nel chiuso delle stanze, senza prevedere una partecipazione e un protagonismo dei cittadini e dei tanti e numerosi Comitati impegnati sul territorio a difesa dei Beni comuni, nella regione che ha deliberato una Legge sulla Partecipazione. In assenza di una tale coerenza e sensibilità democratica, non è da escludere il ricorso, all'ultimo strumento utile, ammesso dallo stesso Statuto della Regione Toscana: il Referendum abrogativo» concludono i movimenti.

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