lunedì 24 maggio 2010

APPELLO PER UN MOVIMENTO POLITICO ECOLOGISTA

di Redazione Cittadini Ecologisti

Ci rivolgiamo a quanti vorranno partecipare alla costruzione di un movimento politico ecologista, che persegua l’obiettivo di una società democratica, partecipata, equa, solidale e sostenibile, entro una visione d’insieme tra individuo, comunità, cultura, natura (anche intesa come soggetto di diritto).
Siamo fermamente persuasi che un vero movimento di trasformazione sociale possa nascere solo dal basso e debba dotarsi di una struttura organizzativa puramente orizzontale, sia in senso territoriale sia nel senso della possibilità costante, per ogni aderente, di partecipare alle discussioni e alle decisioni collettive, secondo criteri di parità e in assenza di gerarchie.

Il movimento dovrà perciò:
- proporsi come aggregazione paritaria di un numero sempre più ampio di istanze ecologiste;
- basare la propria etica sui principi dell’ecologia della politica: politica della partecipazione e di servizio (non di professione);
- essere aperto costantemente, e in modo realmente vitale, alle sollecitazioni, proposte, contributi delle diverse realtà locali e dalle diverse sensibilità;
- impegnarsi a sostenere fattivamente e solidalmente le battaglie e le rivendicazioni condotte a livello locale e sovralocale, ogni qualvolta siano state riconosciute coerenti con i principi e gli obiettivi del movimento.
Riteniamo altresì che gli obiettivi potranno essere perseguiti con efficacia e coerenza solo da un movimento disposto ad agire su una pluralità di versanti, oltre che misurarsi con i problemi specifici della transizione dalla presente società a quella futura.
In questo senso, e a titolo di piattaforma provvisoria per un vero confronto collettivo, indichiamo nei punti che seguono gli obiettivi particolari che il movimento dovrà perseguire:

1. CONVERSIONE SOCIALE ED ECOLOGICA DELL’ECONOMIA
a) Contro la precarietà: costituzione di un fondo di solidarietà volto a integrare i bassi redditi, ammortizzare le discontinuità occupazionali, sostenere le famiglie con figli minori e/o anziani a carico (senza distinzione fra famiglie giuridicamente riconosciute e famiglie di fatto);
b) Per un principio di non regressione sociale e verso un reddito di cittadinanza: riduzione progressiva e generalizzata dell’orario di lavoro a parità di compenso, come condizione per rendere effettivo per tutti il diritto al lavoro e alla sicurezza economica: lavorare meno, lavorare tutti, lavorare per tutti;
c) Per un lavoro utile alla collettività:
- investimenti per l’occupazione nei settori delle energie rinnovabili, della tutela ambientale e paesaggistica, dell’educazione, dei servizi di assistenza e di cura, delle attività ricreative, sportive e turistiche ecologicamente virtuose, della cultura ‘per tutti’, della produzione ecologicamente sostenibile e del commercio equo e solidale;
- promozione della cultura come opportunità, valorizzazione dei talenti, libera circolazione di idee e artisti;
d) Per la decrescita:
- pianificazione a lungo termine del passaggio dall’attuale economia della sovrapproduzione obbligatoria a un’economia della redistribuzione, della solidarietà, della lotta alla povertà e all’esclusione, delle relazioni umane non gerarchiche e nonviolente;
- promozione di forme di decrescita sostenibile intese come pratiche già attuabili di ‘obiezione alla crescita’ (gruppi di acquisto solidale, autoproduzione di energia e di beni di consumo, baratto, mercati dell’usato, banche del tempo, ecc.).
e) Per la redistribuzione delle risorse: costruzione di un nuovo sistema di progressività fiscale idoneo a sostenere finanziariamente la conversione sociale ed ecologica dell’economia.

2. DIFESA DEI BENI COMUNI E DEI SERVIZI PUBBLICI
a) Per i servizi pubblici: difesa ed estensione dell’offerta pubblica di servizi a prezzi non di mercato;
b) Per la demercificazione:
- difesa del principio secondo cui i beni comuni non sono merci e non possono essere privatizzati né quanto alla proprietà né quanto alla gestione;
- Sottrazione al mercato e ripristino della gestione totalmente pubblica di tutte le attività attinenti ai seguenti ambiti: accoglienza della prima infanzia, educazione, istruzione, salute individuale e collettiva, distribuzione domestica di acqua, gas ed elettricità, servizi postali, telefonici e di comunicazione in genere, infrastrutture stradali, autostradali e ferroviarie, trasporti collettivi.

3. PRODUZIONE PULITA, SICURA, SOSTENIBILE E LIMITATA DI ENERGIA
a) Incentivi (fiscali, ecc.):
- al risparmio energetico;
- all’autoproduzione energetica con metodo fotovoltaico e minieolico, sia in ambito domestico sia in ambito pubblico e produttivo;
- alla ‘messa in rete’ delle eccedenze di energia autoprodotta;
b) Dismissione e divieto di costruzione di qualunque impianto per la produzione di energia da fonti non rinnovabili e/o con processi inquinanti (nucleare, petrolio, gas, inceneritori e false biomasse, rigassificatori, ecc.).

4. TUTELA DELLA SALUTE E PROMOZIONE DI NUOVI STILI DI VITA
a) Stop all’incenerimento dei rifiuti: realizzazione di una politica di “rifiuti zero” entro il 2020;
b) Intensificazione e pubblicizzazione dei monitoraggi dell’inquinamento di aria, acqua e suolo;
c) Inasprimento delle pene per i reati ambientali e introduzione di nuove imposte ecologiche a carico delle imprese inquinanti, improntate a criteri di progressività in base ai livelli di dannosità per l’ambiente e per la salute;
d) Riduzione del traffico a motore privato:
- potenziamento e allargamento dei servizi pubblici urbani (metropolitana di superficie, autobus ecologici);
- incentivi al trasporto collettivo autorganizzato (car sharing, car pooling);
- ampliamento delle piste ciclabili e introduzione di sistemi di noleggio pubblico di biciclette;
- costruzione di parcheggi in silos all’ingresso dei centri storici;
- incentivi alla filiera corta, al trasporto su rotaia e al piccolo cabotaggio per ridurre il trasporto su gomma;
e) Prevenzione delle malattie legate agli stili di vita e all’attuale modello di sviluppo;
f) Inserimento dell’educazione alla salute nei programmi della scuola materna e di tutti i livelli e indirizzi della scuola dell’obbligo.

5. ECONOMIA SOLIDALE E DELLA PROSSIMITA’: FILIERE CORTE, AGRICOLTURA BIOLOGICA, COMMERCIO EQUO
a) Incentivi e premi (fiscali, ecc.):
- per le produzioni a filiera corta e i Gruppi di Acquisto Solidale;
- per i produttori di agricoltura biologica;
- per le piccole imprese di eccellenza nel rispetto, nella promozione e nella tutela dei diritti dei lavoratori;
b) Assegnazione di spazi pubblici per fiere e mercati settimanali/periodici di prodotti da agricoltura biologica, commercio dell’usato, ecc.;
c) Inserimento dell’educazione al consumo critico e consapevole nei programmi della scuola materna e di tutti i livelli e indirizzi della scuola dell’obbligo;
d) Messa al bando degli organismi geneticamente modificati (OGM)

6. PIANIFICAZIONE ECOLOGICA DEL TERRITORIO
a) Tutela attiva e valorizzazione del patrimonio ambientale e della biodiversità; rispetto di tutte le forme di vita animale e vegetale;
b) Valorizzazione del turismo attraverso la riscoperta delle potenzialità dei territori: tutela del paesaggio, dei parchi, delle aree protette e dei luoghi storici per mezzo di iniziative culturali ed artistiche;
c) Moratoria edilizia vincolata a stime aggiornate dei fabbisogni abitativi popolari. Stop alla costruzione di nuovi centri commerciali

7. AUTOGESTIONE E DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA
a) Promozione di una diversa e più avanzata forma di democrazia mediante un nuovo sistema di relazioni tra governo locale, territorio e società;
b) Sostegno alla Cultura della Partecipazione: percorsi e istituti partecipativi (es. bilancio partecipativo) a cominciare dagli organi di decentramento comunale;
c) Quartieri solidali, animati e partecipati a misura umana con la pratica quotidiana della democrazia “affettiva” e della prossimità (es. spazi comuni per servizi condivisi);
d) Riqualificazione di strade e piazze come luoghi di aggregazione, socializzazione e cultura.

8. DIFESA E APPLICAZIONE DEL PRINCIPIO COSTITUZIONALE DI UGUAGLIANZA
a) Per l’uguaglianza di diritti civili e politici:
- lotta, dovunque e in particolare nella scuola, nelle strutture sanitarie, nei luoghi di lavoro, per la piena parità di trattamento e contro tutte le forme di discriminazione, esclusione, persecuzione in base al genere, alla nazionalità, alla religione, alle opinioni politiche, alle tendenze sessuali;
- politiche attive di accoglienza e interazione con i migranti e i richiedenti asilo;
- tutela dei diritti fondamentali dei singoli e delle famiglie (in particolare per gli stranieri: politiche attive per la realizzazione del diritto al ricongiungimento familiare);
- abolizione del respingimento, della reclusione, dell’espulsione dei migranti non regolari;
- nuova legge sulla cittadinanza, che attribuisca agli stranieri (senza distinzione fra comunitari e non comunitari) il diritto di acquisire la cittadinanza italiana dopo un numero limitato di rinnovi annuali del permesso di soggiorno;
- politiche attive di lotta alla criminalità e all’illegalità e di difesa dei diritti di libertà e di sicurezza nei luoghi di lavoro: aumento degli ispettori del lavoro e intensificazione dei controlli; introduzione di garanzie contro le ritorsioni a seguito della denuncia di violazioni, promozione della presenza e del pluralismo sindacale nelle imprese private di qualunque dimensione e in tutti i settori del pubblico impiego.
b) Per l’uguaglianza sostanziale (redistribuzione, pari opportunità, equità sociale, diritto alla salute, istruzione pubblica e cultura):
- progressività delle imposte per la redistribuzione dei redditi; verso un tetto massimo.
- graduale sostituzione del ricorso al debito pubblico con il prelievo fiscale sui redditi da capitale e d’impresa;
- attuazione per tutte e tutti del diritto all’abitazione idonea, dignitosa e sicura;
- difesa della sanità e della scuola pubblica;
- politiche di finanziamento della lotta contro l’abbandono scolastico.

Si raccolgono osservazioni, integrazioni, suggerimenti e adesioni.

Redazione Cittadini Ecologisti

2 commenti:

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